lunedì 5 gennaio 2015

ANOSS Magazine - Editoriale dell'ottavo numero di Dicembre 2014

La sorte appaga i nostri desideri, ma a modo suo, per poterci dare qualcosa, al di là dei desideri stessi.

 - Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive, 1809.

Quando, per scelta non completamente spontanea, ho preferito lasciare prematuramente il mio posto di Direttore di RSA, mi è sembrata una sconfitta. Ho imprecato contro la sorte che mi sembrava nemica, ma mi sbagliavo perché, ancora una volta, stava per sorprendermi. Stava per portarmi a gestire la rivista che con questo numero compie il suo secondo anno di vita. ANOSS Magazine ha due anni, ma la rivista non sarebbe mai nata se non avessi lasciato quel posto. Oggi rappresenta una grande soddisfazione, tuttavia è ancora un oggetto in evoluzione. Col piccolo staff di collaboratori abbiamo mantenuto alta la tiratura e la qualità tecnica, abbiamo cercato sempre di interessare e incuriosire, ma qualcosa di molto importante ancora manca. ANOSS Magazine è la rivista dell’Associazione degli Operatori Sociali e Sociosanitari, l’associazione che riunisce una grande quantità di operatori appartenenti a tutti i livelli professionali. Ciò è una valida premessa per l’integrazione professionale ma crea qualche problema se si desidera affrontare il tema della rappresentanza. È veramente difficile mantenere un saldo e univoco orientamento se ci si rivolge a categorie professionali diverse quando si parla di argomenti tecnici, ma lo è ancora di più se si cerca di interpretare i desideri e le ambizioni professionali di operatori appartenenti a ruoli distinti. Subito riemergono problemi legati alla categoria. Chi è sopra e chi è sotto. Chi può decidere e chi deve eseguire. Allora, cerchiamo di rendere tangibile un sogno.

Quello che ANOSS ha posto alla base della sua comunicazione.
Abbiamo un sogno: un mondo dove operatori motivati a svolgere il loro lavoro assicurano servizi sociosanitari che soddisfano i bisogni dei cittadini, degli utenti, dei portatori d’interesse e degli stessi operatori.
In sostanza in quest’associazione crediamo che si debba promuovere la cultura sociale perché la qualità dei professionisti di tutte le professioni sociosanitarie costituisce fondamento di civiltà, di vita e di progresso dell’uomo. E questo vale per tutte, proprio tutte, le professioni sociosanitarie. L’impegno sarà verso tutte le professioni, ma non si può non ricordare che occorre fare qualche valutazione particolare per la professione OSS. Se la missione dell’associazione è sempre quella di promuovere e organizzare occasioni di qualificazione e aggiornamento degli associati dovrà la rivista essere particolarmente impegnata a sostenere e diffondere gli stessi concetti e in particolare tener conto del peso numerico delle varie categorie. Non potremo dimenticare l’impegno di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per valorizzare la professione OSS che rappresenta il tassello di base di ogni attività assistenziale e che oggi come ieri del resto appare un po’sottovalutato dalla società civile che forse a volte nemmeno si accorge della sua importanza. La rivista sosterrà iniziative nuove, orientate alla valorizzazione della figura dell'OSS e alla creazione di momenti di riconoscimento e di rappresentanza. Non mancherà, comunque, di promuovere azioni importanti sull'organizzazione professionale nel suo complesso per non trasgredire all'altro mandato imperativo che si è data nello statuto cioè di perseguire in massimo grado la diffusione della cultura d’assistenza. Ciò non potrà compiersi se non attraverso le figure professionali che occupano posizioni di responsabilità. Avanti tutta, quindi, nessuno escluso, con la consapevolezza che per poter unire le varie professioni in una forma elevata di integrazione è necessario prima di tutto riconoscere le differenze e valorizzarle. Per questo, sperando che la sorte mi sorprenda ancora una volta con esiti superiori alle attese, mi accingo a intraprendere il terzo anno di ANOSS Magazine promettendo a me stesso prima di tutto un impegno diffuso su tutte le professioni con attività speciali per ognuna a partire dagli OSS cioè dalla base più diffusa.