mercoledì 24 novembre 2010

EMOZIONI D’ISTANTI

EMOZIONI D’ISTANTI

Cremona – 19 novembre 2010-11-19

Appunti da un intervento di Luca Nave
(Docente presso la Università Pontificia Salesiana) Master in consueling filosofico

Eudaimonia non si traduce semplicemente con felicità, ma il termine indica una situazione di ben essere in senso globale a partire dalla salute fisica e mentale.

Zenone diceva che spesso gli uomini sono infelici perché non sanno cos’è la felicità. (meglio cercare un ago in un pagliaio – almeno sai cos’è che cerchi- che cercare la felicità senza saper cosa sia.)

Alla domanda cos’è il benessere viene in mente la risposta di Sant Agostino alla domanda cos’è il tempo. A questa domanda Agostino rispondeva: “se non me lo chiedi lo so!” Si può concludere che la filosofia non offre certezze, essa è l’arte del domandare. Ma noi abbiamo bisogna anche di risposte.

Ma ci può essere una definizione esaustiva del benessere? Vediamo dai vocabolari
• Buona condizione di salute (DeAgostini)
• Stato di soddisfazione interiore – equilibrio psicofisico – agiatezza (Zanichelli)
• Stato armonico di salute – forza fisica e morale – prosperità (Devoto - Oli)
Difficile trovare una definizione!

Esiste una relazione dialettica tra salute e benessere (Quando c’è la salute c’è tutto!)
La medicina positivista afferma: “la salute è il silenzio degli organi” o ancora “è assenza di malattia”. Affermazioni che hanno resistito sino alla metà del secolo scorso e che sono state superate con la definizione di salute data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948. “La salute è uno stato di perfetto benessere fisico, mentale e sociale” quindi la medicina da bio-tecno-scientifico-sperimentale diventa scienza bio-psico-sociale (G.L. Engel) (1) .

Da medicina quale “lotta alle malattie” a medicina del “benessere”. Non si tratta di abbandonare la medicina scientifica ma si parla di “medicina narrativa” fondata su prove di efficacia legate anche a scienze della comunicazione e sociologiche.(2)

In una clinica di Torino è stata fondata una sperimentazione denominata “Angolo delle storie” dove casi clinici complessi vengono affrontati da punti di vista diversi anche per consigliare ai parenti come raggiungere una cura completa. Si ricupera così un’antica alleanza tra medicina e filosofia per una comune lotta al “pathos” per la salute del corpo e dell’anima.

EUDAIMONIA (Eu = buon +daimon=demone) fa riferimento ai due concetti (corpo e anima). “La fioritura della vita umana che implica un’attività costante, un divenire, un fare di sé qualcosa di compiuto” (Martha Nussbaum). Condizione per l’eudaimonia è la “CURA” (Nell’accezione della lingua latina) Cura come premure, preoccupazione.

CURA ≠ TERAPIA. CURA come conceto ampio: di sé, degli altri, del mondo

EUDAIMONIA non è uno stato ma una dinamica concezione ideale.  Riguarda la globalità dell’essere umano. Insieme di bene (etica) ed essere

L’intervento si è concluso con una citazione di Socrate. “ Conosci te stesso. Una vita non esaminata non è degna di essere vissuta”
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(1)George L. Engel “The need for a new medical model: a challenge for biomedicine” Science - 1977Per leggere l’articolo di Engel: http://www.scribd.com/doc/12780697/Articolo-George-Engel-Science-1977-Nuovo-Modello-Medicina-Traduzione-italiana-Albasi-Clerici
(2)Critica: il fallibilismo della medicina può favorire lo sviluppo di medicine alternative

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